Tour de France 2019, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.
TOP
Thomas De Gendt: Quando centra la fuga lui, il gruppo non può mai stare tranquillo. Il belga dimostra una volta di più di essere un cacciatore di tappe eccezionale, probabilmente il migliore. 15 vittorie in carriera, 14 in appuntamenti WorldTour, in un palmares di livello altissimo. La gamba gira alla grande, come dimostrano anche gli ultimi 20 chilometri in cui ha resistito al ritorno di Alaphilippe e Pinot, e nelle prossime tappe potrebbe riprovarci. Magari farà un pensiero anche alla maglia a pois…
Julian Alaphilippe: Voleva riprendersi la Maglia Gialla e puntualmente lo ha fatto. È bastata una stoccata sulla Cote de la Jalliere per mandare in crisi il gruppo, che non lo ha più rivisto fino a dopo il traguardo. A questo punto il francese vorrà provare a testarsi in classifica generale fino in fondo, ma intanto potrà tenersi il simbolo del primato per qualche altro giorno. Dopo una settimana, comunque, il suo Tour de France è già un successo.
Thibaut Pinot: Che gamba per il francese! Il capitano della Groupama-FDJ è stato l’unico a rispondere all’affondo di Alaphilippe, riuscendo poi a dare continuità alla sua accelerazione. Alla fine del giorno è riuscito a guadagnare 28 secondi sugli altri favoriti, un gruzzolo che potrà tornargli utile, soprattutto in vista della crono. L’impressione è quella che Pinot sia nelle migliori condizioni fisiche di sempre in un Grande Giro: per la Maglia Gialla di Parigi c’è anche lui.
FLOP
Vincenzo Nibali: È lui il grande sconfitto di oggi. Nessun dramma, perché fin dalla vigilia di questo Tour aveva messo le mani avanti, spiegando di non essere sicuro di poter curare la classifica generale. La speranza, però, era l’ultima a morire, ma oggi le sue ambizioni di classifica si sono schiantate sulla Cote de la Jalliere. Rimasto piantato, il siciliano comincerà ora un altro Tour de France, che lo vedrà andare a caccia di tappe e, magari, della maglia a pois.
Michael Woods: La squadra lavorava probabilmente per lui nella seconda parte di tappa. Una caduta in discesa, prima dell’ultimo GPM, ha mandato a rotoli le sue velleità di vincere la tappa e anche quelle di fare classifica, visto che è giunto al traguardo con più di 14 minuti. Inoltre, la sua distrazione poteva costare cara a Geraint Thomas, che è finito a terra, per fortuna senza conseguenze. Giornata da dimenticare per lui.
Big della generale: La non-reazione dei big all’affondo di Alaphilippe e Pinot ha sorpreso. Una volta capito che non erano in grado di seguire l’attacco dei due francesi, c’è stato un lungo momento di tentennamento. Nessuno aveva compagni di squadra da spremere e nessuno voleva prendersi il carico dell’inseguimento. Regalare quasi 30 secondi a questo Pinot, però, potrebbe non essere stata un’idea saggia.
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